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AyurYoga

  • ayurveda ananda
  • 29 ago 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

"Come il tuffatore, che si immerge a recuperare cio’ che e’ caduto nella profonda acqua, controllando parola e respiro e mantenendo una mente acuta, ci si deve tuffare dentro se stessi e cercare da dove l’ “io” emerge. R. Maharshi






Sutra 28. "yogāṅgānuṣṭhānāt aśuddhi-kṣaye jñāna-dīptir āvivekakhyāteḥ" Patañjali

«Con la distruzione delle impurità attraverso la pratica dello yoga, sorge la luce della conoscenza, che culmina nella percezione della discriminazione».

Il sutra 29 elenca le otto membra dello yoga

1) Discipline relazionali, o astensioni(yama)

2) Discipline personali, o prescrizioni (niyama)

3) Postura (āsana)

4) Controllo del respiro (prāṇāyāma)

5) Ritrazione (pratyāhāra)

6) Concentrazione (dhāraṇā)

7) Meditazione (dhyāna)

8) Congiunzione con l’oggetto della Meditazione o Unione con il Divino (Samadhi)


Le prime quattro sono indicate come esterne, rispetto alle successive quattro dette invece interne. Puoi osservare come si proceda in un cammino che parte dallo stato grossolano per procedere a quello più sottile.



Le discipline relazionali (yama) sono:

1) Non violenza (ahiṃsā)

2) Veridicità (satya)

3) Astensione dal furto, onestà (asteya)

4) Celibato (brahmacarya)

5) Assenza di bramosia, o rinuncia al possesso (aparigraha)



Nel sūtra II.31 Patañjali indica il carattere fondamentale di questi precetti: perfezionati al massimo grado costituiscono il ‘grande voto’ (mahāvrata).

«[Gli yama] sono considerati il grande voto. Non si è esonerati da essi per regioni classe, luogo, tempo o circostanza. Essi sono universali»


Il sutra 32 indica le discipline personali (niyama):

1) Purezza (śauca)

2) Appagamento (saṃtoṣa)

3) Ascesi (tapas)

4) Studio (svādhyāya)

5) Devozione al Signore (Īśvara-praṇidhāna)


Sutra 33

vitarkabādhane pratipakṣabhāvanam

«Quando si è afflitti da pensieri negativi, si dovrebbe coltivare l’opposto (pratipakṣa-bhāvana).



Yoga e Ayurveda

L'Ayurveda, nella Charaka Samhita, evidenzia l'aspetto dello Yoga come base della medicina comportamentale e dei regimi sanitari quotidiani. Ciò che facciamo è identificabile come nostra medicina: il proprio essere si trasforma non solamente per ciò che si subisce, ma anche per ciò che si agisce.

Yoga e Ayurveda stabiliscono principi che rendono la nostra stessa azione un potere di realizzazione.



Origini vediche


Secondo la mitologia indù, Patanjali non è l'inventore dello Yoga.

La linea Yoga, o Darshana, di cui fa parte, risalirebbe all' Hiranyagarbha, l'utero d'oro che legato agli insegnamenti vedici. Tale tradizione considera Krishna l'avatar umano dello Yoga.

In altre tradizioni, il signore Shiva è considerato invece l'insegnante primo dello Yoga. L'Ayurveda è similmente imparentato con Dhanvantari, il dio della medicina, avatar del signore Vishnu.


Il Rigveda,il più antico testo sanscrito, in una di versi descrive lo Yoga come una pratica di controllo della mente, mostrando l'antichità di questa grande tradizione. il seguente si trova anche negli Yajurveda e nelle Upanishad:


Yunjante mana uta yunjante dhiyo, vipra viprasya brhato vipascitah

I saggi del grande saggio illuminato controllano yogicamente le loro menti e il loro intelletto.










"Che vantaggio c’e’ discutere se il mondo sia reale o irreale, senziente o insenziente, piacevole o spiacevole? Estinguere l’ego, trascendere il mondo, realizzare il Se’ – quello e’ lo stato caro a tutti e libero dal senso di unita’ e dualita’. Ramana Maharshi








 
 
 

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